Tutto ha inizio dalla scelta di pubblicare i miei versi, tenuti gelosamente nel cassetto per circa 40 anni.
Perchè l’ho fatto? Ma per lo stesso motivo, per cui, se uno compone una bella canzone, vuole cantarla e farla conoscere in giro.
E’ quindi uscito, da circa un anno, il mio primo (e finora unico) libro di poesie, “Diario (d’amore, di lotta e…”), piccolo ma intenso, come del resto penso sia stata la mia vita.
Da questa scelta sono scaturite due fondamentali esigenze. La prima, mantenere il contatto con chi lo ha letto ed apprezzato. Insieme ai miei amici abbiamo organizzato quattro primi incontri: a Firenze, Caserta, Genova e Pescara, alcuni dei quali molto partecipati. Le persone incontrate hanno posto domande, hanno espresso apprezzamenti, hanno incoraggiato a proseguire.
Per mantenere e sviluppare questo rapporto è necessario creare un luogo speciale e oggi, grazie all’informatica, questo lo possiamo fare: appunto, il mio sito.
La seconda esigenza deriva dal fatto che per pubblicare il libro sono ricorso ad un “editore on demand”, quindi a pagamento, Phasar Edizioni, molto professionale e con un ottimo supporto pubblicitario, ma che certo non basta! Bisogna essere più capillari e pervasivi per essere letti.
Del resto, anche con editori di una certa importanza e con la attuale distribuzione nelle librerie, chi compra un libro di poesie di un autore del tutto sconosciuto? Già è tanto che si comprino quelli dei poeti oramai “consacrati”.
Per questo non è poi così male organizzare da soli la propria distribuzione! Corrado Augias, nel corso di una trasmissione televisiva da lui condotta, ha lanciato una sfida quando ha affermato che gli autori “on demand” li leggono solo le loro zie! Cosa, poi, non così disdicevole. Ma, in ogni caso, la vendita/diffusione del mio libro ha ormai superato le 400 copie e, mettendo in campo questi nuovi strumenti di comunicazione, si potrebbero raggiungere anche le 1.000 copie, risultato non certo disprezzabile nel panorama di questo settore “di nicchia”.
Infine un’ultima considerazione: la scelta di creare un sito con pochi fronzoli e distrazioni si inquadra in una battaglia, che, con soddisfazione, vedo combattuta da molti altri: quella di ridare un senso e valore alle parole, che sono lo strumento per dialogare ed entrare in una vera comunicazione con le persone.
Questa sì è una scelta irrinunciabile.
In una sezione di questo sito troverete notizie e, quando possibile, foto, di incontri con chi ha letto la mia prima (piccola) raccolta di versi: in queste occasioni ho fatto esperienze molto belle ed ho potuto dialogare a tu per tu con chi era presente.
Ma non si parlerà solo di poesia: uno spazio sarà dedicato alla mia esperienza sindacale e alla mia militanza nella Uil, tuttora in atto e, più precisamente nella Uiltucs, la Federazione del Terziario.
In modo particolare cercherò di introdurre dei ragionamenti sulle prospettive dell’azione sindacale in un contesto politico e sociale in profonda trasformazione
Questo è, quindi, il programma che è alla base di questa mia nuova avventura: speriamo che trovi il vostro gradimento. In ogni caso i vostri consigli e i vostri interventi saranno sempre i benvenuti.