Non è stata una sorpresa perchè assolutamente inserita nel programma, ma ha fatto piacere ed è stata molto apprezzata l’esperienza “scuola-lavoro” dell’Istituto di istruzione superiore “San Benedetto”, presentata nell’XI Congresso direttamente dai protagonisti, professori e studenti, in una apposita “tavola rotonda”.
Proprio per l’interesse e l’attenzione con cui la nostra organizzazione sindacale segue questa tematica, crediamo fare cosa gradita dedicare un vero e proprio “speciale” a questa occasione di incontro -ad alto livello- tra mondo del lavoro e mondo scolastico.
Per far questo ci serviremo di un accurato resoconto del dibattito, redatto dal vice preside dell’Istituto, il prof. Giovanni Stravato, e di due interviste, la prima alla prof.ssa Giovanna Mancini, appassionata curatrice di tutta l'”operazione alternanza”, la seconda al riconfermato segretario territoriale Gianfranco Cartisano.
Partiamo dalla tavola rotonda
L’intreccio “formazione- lavoro” occasione di collaborazione tra scuola, forze imprenditoriali e sindacali.
di Giovanni Stravato
Si è tenuta venerdì 23 febbraio presso l’hotel Oasi di Kufra di Sabaudia la tavola rotonda organizzata da Uiltucs Latina e dall’Istituto “San Benedetto” sul tema “Il turismo locomotiva della ripresa, la risorsa giovani, l’opportunità dell’Alternanza scuola lavoro”.
All’incontro, inserito nel quadro del congresso provinciale Uiltucs, hanno partecipato il responsabile regionale del sindacato per il settore turismo Armando Frustaglia, il docente universitario Fabrizio Proietti della facoltà di Economia de “La Sapienza” di Roma, la docente dell’Istituto “San Benedetto” Giovanna Mancini quale referente per l’Alternanza, e per la parte datoriale, Tony Manzi del consorzio Sperlonga Turismo e Marco Tabellini dell’hotel “L’Approdo”; le conclusioni sono state affidate alla segretaria regionale Uiltucs, Giuliana Baldini.
Per il “San Benedetto” hanno parlato con entusiasmo della loro esperienza di Alternanza scuola lavoro gli studenti Sorina Croitoru, Alexandra Teliban e Luigi Montella.
Tutti hanno concordato sulle prospettive che l’Alternanza offre al tempo stesso agli studenti ed alle imprese che li accolgono, a patto che sia preparata e monitorata nel suo svolgimento, pur senza nascondere le criticità riscontrate in questi anni. In questo contesto l’Istituto “San Benedetto” è stato indicato dal segretario provinciale Uiltucs Gianfranco Cartisano quale esempio di buone pratiche per l’attenzione che dedica alle attività di Alternanza scuola lavoro.
Dal suo canto, il prof. Proietti si è soffermato sulla piena legittimità delle attività di Alternanza nel quadro generale della normativa sul lavoro. Il docente universitario ha evidenziato, però, come in Italia, in questo settore, si sia in ritardo di almeno un decennio rispetto agli altri paesi europei.
A sua volta la professoressa Mancini ha fatto il punto sull’esperienza ormai decennale al “San Benedetto”, che ha interessato diverse migliaia di studenti, evidenziando come a molti di loro, al termine del percorso di alternanza, sia stata proposta l’assunzione presso le ditte che li hanno accolti. Tra le criticità di cui la docente ha fatto esplicitamente riferimento, il rischio che i ragazzi in alternanza finiscano per costituire, per qualche azienda, manodopera a costo zero. “Facciamo continui controlli sui percorsi di alternanza – ha concluso la professoressa Mancini – e se ci accorgiamo che qualche ditta tenta di sfruttare i nostri ragazzi, non esitiamo a ‘licenziarla’, depennandola dai nostri elenchi”.
Dal canto suo, il responsabile regionale Uiltucs Turismo Armando Frustaglia ha posto l’accento sull’attenzione che il sindacato pone a che l’Alternanza scuola lavoro non finisca per mascherare situazioni di lavoro in nero. Per la parte imprenditoriale Manzi e Tabellini hanno riferito di esperienze positive, presso le strutture di riferimento, per i ragazzi impegnati in attività di Alternanza.
Tra le questioni evidenziate dal prof. Proietti, quella della mancanza di una camera di concertazione tra la parte imprenditoriale, le scuole e le università per adeguare i curricoli e quindi le competenze in uscita alle esigenze concrete del mondo del lavoro. La segretaria regionale Uiltucs Baldini ha concluso rivendicando al sindacato un ruolo propositivo nella promozione di momenti di incontro tra la scuola è il mondo del lavoro.