Come detto nell’editoriale, da questo numero si incomincerà a mettere più al centro i miei scritti, proprio perchè l’intenzione è quella di ricostruire e rilanciare un “circuito” di comunicazione con tutti i lettori
La prima occasione è data dall’arrivo della nuova stagione: tanti artisti, poeti, pittori, romanzieri, musicisti ecc. hanno messo la primavera al centro delle loro creazioni.
Recentemente ho avuto un’occasione speciale, quella di rivedere, agli Uffizi di Firenze, la Primavera di Botticelli: bella, elegante, misteriosa, affascinante.
Voglio, quindi, cogliere anch’io questa occasione per unirmi al “coro” di coloro che hanno esaltato una stagione che ci scuote dal profondo e ci invita a rinascere.
Vi propongo, quindi, due mie poesie sulla primavera. La prima scritta diversi anni fa, quand’ero molto più giovane, e pubblicata sul mio libro, Diario (d’amore, di lotta ecc.), l’altra, invece, scritta lo scorso anno e ancora inedita.
E d’improvviso
E d’improvviso
vento azzurro per la città.
La mattina di luce
tutto è trasparente.
Come leggero il respiro del tuo corpo:
primavera che ritorna
col tuo riso adolescente.
Primavera
Non aver paura
di guardare allo specchio
la ruga dell’ultimo inverno.
In compenso, fioriscono parole,
gorgogliano versi,
come acque di limpido torrente,
come petali che già tremano
all’impeto del vento.
Roma 7 marzo 2014