Per presentare biografia e alcune poesie di Toeti Heraty ci serviamo di un articolo di Giancarlo Locarno, “postato” da Abele Longo sul sito netbar.net e, per la poesia “la luna è alta”, di quanto pubblicato dal sito “meeting benches”.
“Toeti Heraty Noerhadi-Roosseno è una delle poche figure femminili di respiro internazionale che la poesia indonesiana può vantare, perché le donne partono svantaggiate in una società tradizionalmente patriarcale e maschilista, con una struttura di livelli sociali complicati che sopravvivono a livello di pratica culturale già da prima della diffusione dell’Islam…
La prima cosa straordinaria che si osserva nell’avvicinarsi alla biografia di questa poetessa è il manifestarsi di una formidabile forza di volontà che agisce come uno strumento che sbaraglia tutte le difficoltà, sembra che a lei tutto sia possibile, tra le sue mani tutto diventa facile e leggero.
Nasce il 27 novembre 1933 a Bandung a Java, studia medicina fino al primo diploma, il bachelor’s degree, poi avviene il primo cambio di rotta, i suoi interessi subiscono un primo spostamento, si reca con una borsa di studio ad Amsterdam presso la Gemeente Universiteit dove ottiene una specializzazione in psicologia, qui incontra il biologo indonesiano Eddy Noerhadi che diventerà suo marito.
Dopo pochi anni la famiglia è costretta a ritornare a Bandung non riuscendo più a mantenersi in Olanda. Progressivamente i suoi interessi si spostano ancora, questa volta verso la filosofia, ottiene una ulteriore laurea presso l’università di Jakarta con una tesi su Simone de Beauvoir , e quindi un primo lavoro come lecturer di Psicologia presso la Bandung Pajajaran University, nella quale successivamente figura tra i fondatori della facoltà di Filosofia. E tutto questo mentre la famiglia si ingrandiva in pochi anni di tre figli, le due gemelle Inda e Cita e l’ultimo figlio Cyril.
Comincia così la carriera accademica e anche l’impegno sociale nei difficili anni della dittatura di Suharto.
E’ tra i fondatori del gruppo “Suara Ibu Peduli”, “la voce delle mamme impegnate”.
Ibu significa alla lettera mamma, ma è anche il modo usuale per dire signora, sarebbe quindi anche il gruppo delle signore impegnate. Peduli è l’impegno nel senso di avere cura, le mamme/donne che si prendono cura, che hanno a cuore, peduli è un po’ come l’I care di Clinton ante litteram.
Durante la terribile crisi economica del 1998 che ha portato a grandi turbolenze e alla fine del regime di Suharto questo movimento costituiva un sostegno del tutto pratico arrivando a fornire latte e assistenza alle mamme con bambini in difficoltà.
Toeti Heraty può essere considerata una femminista “classica” con una sfumatura materna, attraverso l’influsso di Simone De Beauvoir e di Virginia Wolf, comincia l’opera di emancipazione delle donne, in un paese tradizionalmente poco attento a queste problematiche, sottolineando l’importanza dell’indipendenza economica e di uno spazio tutto per sé… Ha anche fondato la rivista “Jurnal perempuan” (perempuan significa donna).
Un ulteriore spostamento degli ultimo anni è l’accresciuto interesse e l’amore per l’ arte, nel corso degli anni ha accumulato una famosa collezione aperta al pubblico, delle opere di artisti indonesiani, e si dedica anche alla critica d’arte.
Post Scriptum
Voglio scrivere
versi pornografici
così che le parole crude
non si trasfigurino
in qualcosa di bello, essenze
non necessariamente allegoriche
per esempio, il seno che diventa dolci colline
il corpo delle donne = qualcosa di caldo e naturale
l’accoppiamento = un intimo abbraccio
mi è già chiaro, e ovvio
scrivere questi versi
tra il nascondimento e la rivelazione
tra ipocrisia e identificazione.
Ne amo tre
Amo tre uomini, adesso, come si fa con i bambini
li conto sulla punta delle dita
li nomino uno per uno.
Il primo è serio e nella vita
non ha nulla di inatteso
nei secoli dei secoli lo mantengo come un ideale
con la mia intimità rende possibile la sua angoscia
e sente solo pietà per me.
Io voglio nascondermi, fusa
nell’intima persuasione di pietà e malinconia.
Una visione così desolata, ma così
facile da ingannare.
Il secondo filosofeggia illuminato e paziente
non lo perdo mai di vista
coi suoi consigli — lingua senza spina dorsale –
Io non curo più le cose, perché lui
ha le parole giuste per ogni evento.
E dopo finalmente essersi goduto le mie labbra
cosa mi lascia?
Tutto regolare, non c’è niente che accade
Di preoccupante —
Adesso chiamo il terzo, che invece,
non è il migliore confidente
anche perché viene solo di notte
quando i cardini della porta
sono stati oliati.
La sua voce convulsa, pesante, strascicata
striscia verso il paradiso- letto-cortina.
Un punto di vista affascinante:
la forma della forza che
alla fine conta i giorni ogni mese.
Benché queste siano preoccupazioni tardive:
ma i tre amori che io ho
quando li incontrerò tutti dentro un solo uomo?
Dal sito “meeting benches” riportiamo l’ultima poesia, “La luna è alta” e alcune immagini.
In questa poesia si passa dalla descrizione di una bella notte di luna al racconto del dramma di profughi, che, inseguendo il “sogno australiano”, cercano un approdo sicuro. Infine si denuncia la corruzione portata da un turismo irrispettoso dell’ambiente, ma sempre con la speranza di ritrovare un’armonia tra l’uomo e la natura.
La luna è alta
non una mezzaluna questa volta.
Sull’isola di Gilimeno,
sulla spiaggia sabbiosa,
scivola oltre l’esperienza
oltre la portata della mia mano.
La luna è alta
pallida e rotonda, il tamburo
batte, chiazzato d’argento brillante.
Le casuarine (1) danzano, le onde s’infrangono;
la passione della vita, l’amore, le loro significative pagine
devono essere ordinate.
La luna è alta.
Miele da Sumbawa a Mataran!
Domande e risposte sono un’amarezza-
un’arrabbiata luna di miele
veramente tardi, un distante, intermittente ronzio
dopo che la TV è stata spenta e la conversazione
è morta, dopo che le barche sono affondate.
Questa volta hai imparato
a lanciare la corda di sicurezza
da isola a isola.
Non sono ancora annegata, non sono andata alla deriva
anche se non ho nemmeno l’ancora.
Una luna ammaliante richiama
proprietà in stile Melbourne e Sidney sulla spiaggia
verande ricoperte di bouganville
alte erbe e crotoni (2) crolleranno per la paura
di essere abbattuti dalle tempeste.
Prima di questo manoscritto, questa storia di vita
ha raggiunto la sua età finale.
La luna è alta
chiara come il tintinnio di una campana.
Il suono di contanti stranieri si diffonde,
i coralli sono dissacrati, e il sogno del turista.
Viandante, luna di miele,
testi di una canzone, frammenti di una melodia
cercati e quasi ritrovati.
NOTE:
(1) Le casuarine sono piante originarie dell’ “Australasia”, dette anche pini australiani. Il nome deriva dal termine malese “kasuari” che allude alla somiglianza tra il fogliame e il piumaggio dell’omonimo uccello.
(2) Codiaeum variegatum, nota come croton, è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae ed originaria della Malesia e Isole del Pacifico.