di Antonio Vargiu
Partiamo dal titolo di questo articolo che è, poi, l’ultimo verso dell’Inferno di Dante, tappa molto importante del cammino che porta il protagonista di questo straordinario viaggio verso il cuore dell’universo, verso cioè il suo creatore.
“Lo duca (2) e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,
salimmo su, el primo e io secondo,
tanto ch’i vidi de le cose belle
che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.”
La visione delle stelle è stata anche l’inizio della nostra esperienza di viaggio e della nostra avventura umana. Siamo riportati indietro alla nostra infanzia e alla nostra giovinezza, quando non c’era televisione e -dopo cena- potevamo immergerci nella notte profonda delle campagne e delle colline umbro-marchigiane ed entrare in una atmosfera di sogno, cui facevano da contraltare le lucciole, le nostre stelle più vicine e terrene.
Così è iniziato il dialogo tra i momenti importanti della nostra vita di ogni giorno e l’infinito sopra di noi. L’esito fa parte del mistero che ci circonda.
Qui di seguito alcune mie poesie, certamente influenzate da questa atmosfera, anche se sicuramente non le uniche.
Me ne vado passeggiando
Me ne vado passeggiando
in un paese lontano da casa.
Il cielo è un prato fiorito,
un torrente di fiori bianchi.
Ripenso ai miei amici:
come vorrei sentire
le loro care voci.
Forse sarà come
Forse sarà come,
dopo una notte, nera di pioggia,
si svelerà il mattino di luce:
di smeraldo i prati,
blù il cielo,
rosso rubino l’oriente.
Non farà eco il passo,
non serviranno parole.
Nei tuoi occhi sprofonderò
alla radice dell’anima.
Guarda tu all’interno del mio cuore,
purifica questo groviglio di rovi.
Altro non so
che questo fiume carsico della vita,
che ora s’immerge,
erutterà di nuovo
in uno scintillio di stelle.
Tramontata la luna
Tramontata la luna,
si fa più buia l’attesa.
In vertigini di spazio
sprofonda il silenzio.
Splendente come questo fiume di stelle,
tornerà il tuo sorriso?
- Inferno, canto XXXIV, versi 133-139.
- E’ Virgilio, la guida del viaggio di Dante che parte dall’Inferno e va verso il Paradiso. Il poeta latino, però, dovrà cedere il suo ruolo di guida al termine della tappa del Purgatorio, quando subentrerà Beatrice, la vecchia “fiamma” del poeta.